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ANDERES 2019

Anderes è una fiera autofinanziata e indipendente,

una fiera aperta,

una comunità in festa

che sperimenta idee e capacità pratiche

di predisporre sapere e tempo per il benessere comune,

con laboratori e incontri, costruzioni teoriche, mostre, concerti e arti varie

e una giornata finale di musica eclettica,

per condividere un'esperienza serena di acrobatica armonia,

una danza inusuale per energie positive e propositive.

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L'evento può contare sul patrocinio e la collaborazione del Comune di Greci,

che offre a titolo gratuito gli spazi pubblici e il supporto logistico,

e sulla disponibilità partecipativa di persone e associazioni

già attive nella realizzazione di diversi progetti sociali,

culturali e di difesa dell’ambiente.

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Greci è un’isoglossa della lingua albanese situato tra Campania e Puglia

e non lontano da Molise e Basilicata,

lungo il percorso della transumanza che dalle montagne dell’interno

conduce al tavoliere delle Puglie,

dove tracce della propensione all'autosufficienza delle comunità appenniniche sopravvivono ancora in un patrimonio naturale

che resiste alla prepotenza della globalizzazione.

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Katundi presenta un particolare retaggio culturale

che ne caratterizza la potenziale capacità di accogliere il mondo esterno

con spirito di curiosità e desiderio di raccontare

della propria cultura e del proprio territorio.

L’idea è di innescare un processo d’incontro e contaminazione

tra il caleidoscopio del mondo e le pratiche di condivisione delle risorse naturali e culturali di custodia della memoria storica

delle piccole comunità locali,

nella prospettiva di una coesione costruttiva

fra le conoscenze tradizionali e quelle contemporanee.

Anderes vuole essere uno spazio di libera espressione, di autonomia e autogestione, un contesto di socialità aperta

alle differenze individuali e collettive,

una possibilità per una connessione d’intenti

capace di dare un significato autocosciente al presente

e una direzione autodeterminata al futuro.

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«Un cammino, quale esercizio costante di verità, che non necessità delle distanze e degli spazi staticamente concepiti, ma che riscopre e riscrive nuovi orizzonti in cui ‘qui’ e ‘altrove’ in realtà si mescolano, si rifondano e si reinventano a vicenda... Non una dicotomia tra andare e restare, una lacerazione, ma una simbiosi, un’armoniosa contaminazione tra memoria, oblio e canto ad un futuro già passato e ad uno ancora da costruire.»

(Vito Teti, Pietre di pane. Un'antropologia del restare)

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Anderes è un’idea in cammino che viene da lontano,

come un impulso primitivo a fare,

la visione di una comunità aperta e diversa,

capace del tradizionale ma universale e particolare,

di un luogo non luogo dove il tempo non insegue lo spettacolo.

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«Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione»

(Emma Goldman)

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Anderes è la pratica della teoria dell’energia vitale costante e rigenerativa, l’incontro di una connessione migrante sconfinante

fatta di persone lontane e vicine.

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«Danzano al suono di una musica puerile e raffinata,

che nessun orecchio europeo può riconoscere;

sembra di sentire sempre lo stesso suono, lo stesso ritmo;

però, col tempo, questi suoni sempre identici e con questo ritmo

ci suggeriscono come il ricordo di un grande mito;

evocano il sentimento di una storia misteriosa e complicata.»

(Antonin Artaud, Messaggi rivoluzionari)

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Anderes è la pratica sinergica di un quotidiano sincretico,

per un esperimento senza limiti che delinei un cambio di paradigma

nel vivere il futuro presente:

 

OSARE PENSARE E FARE IL DIVERSO.

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